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MONTECATINI: LA CITTA' DELLE TERME - Rubriche

Le sorgenti
A Montecatini state scoperte ben venticinque sorgenti, molte di esse vennero chiamate con nomi decisamente curiosi: di Papo, del Cipollo, dell'Olivo, della Fortuna, del Masso, della Speranza, del Villino, Savi, Gabbrielli, Scannavini, Lazzerini, Martinelli. In molti casi diverse sorgenti avevano caratteristiche e composizioni quasi identiche e venivano messe in commercio dalle società Regie Terme e Nuove Terme; queste due società vennero unificate nel 1911, grazie al senatore professor Grocco. Attualmente, a Montecatini, si sfruttano solo 5 sorgenti: due “deboli”, la Rinfresco e la Tettuccio; una “media”, la Regina; due “forti”, la Torretta ed il Tamerici. Le acque delle sorgenti Giulia e Leopoldina, invece, vengono usate esclusivamente per i bagni ed il cratere Grocco per la macerazione del fango termale.

Le Nuove Terme
Le Nuove Terme, intitolate a Francesco Redi, sono state progettate dagli architetti Giordani e Malaguzzi Valeri ed inaugurate il 6 settembre 1964; vennero realizzate dalla Società Terme di Montecatini nel momento in cui la gestione privata venne sostituita dalla gestione dello Stato. Lo stabilimento Redi è destinato alla balneoterapia, alla fangoterapia ed al suo interno vi sono sezioni per cure termali inalatorie e ginecologiche; è dotato di oltre cento camerini e di un salone centrale di milleottocento metri quadri.

Terme Leopoldine
Le Terme Leopoldine appartengono alla storia antica di Montecatini e derivano dall rifacimento dell'antico Bagno dei Merli (detto anche della Rogna). Queste terme vennero costruite nel 1777 su progetto dell'architetto granducale Paoletti e furono ristrutturate nel 1926 dall'architetto Ugo Giovannozzi e sono così chiamate in onore del Granduca Leoplodo I d'Asburgo Lorena. Al suo interno vi è un grande cratere circolare, di oltre ventidue metri di diametro, destinato all'acqua Leopoldina, la più calda di tutte.

Terme Regina
Le Terme Regina sorgono sul luogo anticamente detto della Rejna o Bagno della Gocciola; sul terreno non vennero portato alla luce tracce di antiche costruzioni in quanto, probabilmente, questi resti vennero anticamente colmati per evitare il ristagno di acque sovrabbondanti. Le acque profonde di questa sorgente iniziarono a disperdersi nel terreno e per anni la sorgente principale continuò ad impoverirsi e raffreddarsi. Oggi le acque, razionalmente raccolte, gorgano sotto un tempietto di forma circolare.

Terme Tettuccio
Le Terme Tettuccio sono uno degli stabilimenti termali più celebri di Montecatini e la sua sorgente è il simbolo della città, il nome deriva da una piccola tettoia posta da alcuni contadini della zona, sotto la sorgente termale. La costruzione, come si presenta attualmente, risale agli anni tra il 1925 ed il 1928 e si deve all'architetto Ugo Giovannozzi. Le proprietà delle acque delle Terme Tettuccio sono sconosciute da tempi antichissimi: le prime notizie scritte che la riguardano risalgono al 1417, anno in cui Ugolino Caccini (padre dell’Idrologia italiana) scrisse il “De balneorum Italiae proprietatibus”.

Stabilimento Torretta
Lo stabilimento Torretta prende il nome da un’antica torretta in stile neogotico; la struttura è composta da tre sorgenti, la Torretta, la Rinfresco e la Giulia. La struttura si presenta come un grazioso tempio dalle linee aggraziate, l'aspetto attuale è opera dell'architetto Bernardini.

Stabilimento Tamerici
Lo stabilimento Tamerici prende il nome dal luogo dove sorge, un tempo paludoso e tutt'ora la fonte termale è circondata da tamerici. Le acque, scoperte da privati e somministrate prima in un piccolo edificio, poi arricchite dell'acqua dell'Angiolo (1859-60) sono ora servite da un complesso di edifici, progettati, intorno al '900, dall'architetto Bernardini e realizzati da Pietro Baragiola.

Stabilimento Excelsior
L'Excelsior nacque nel 1906 con l'intento di offrire al forestiero un ambiente confortevole e raccolto, dove poter effettuare le cure nei periodi più freddi, raccoglie tutti i tipi di acqua in un unico ambiente. Il disegno originario era dell'architetto Bernardini, la realizzazione fu eseguita da Pietro Baragiola; la struttura si presenta in elegante stile liberty ed al suo interno, spesso, si svolgono importanti eventi culturali.